fbpx
la torta nuziale

La torta nuziale: storia, tradizioni ed evoluzione

Non c’è ricevimento nuziale che si rispetti che non finisca con  il taglio della torta. Negli ultimi anni la torta nuziale  ha conosciuto molte forme e varietà, eppure si tratta di una tradizione che dura da secoli. Scopriamo insieme la sua storia e la sua evoluzione.

 

La torta nuziale per Greci e Romani

Tre cose non possono mancare in un matrimonio: gli sposi, gli anelli e la torta. Quest’ultima, in particolare, è il risultato di una tradizione lunghissima, che affonda le sue radici nell’antica Grecia. Sin dai tempi degli antichi greci, infatti, la torta nuziale era un augurio di fecondità e prosperità. All’epoca si trattava di semplici impasti di farina, miele e soprattutto semi di sesamo, un elemento simbolico essenziale del rito matrimoniale nelle società elleniche.

I dolci avevano una grande importanza anche nell’antica Roma. Famoso era il rito della confarreatio, che prevedeva la preparazione di dolcetti di frumento, miele e frutta, che dovevano essere prima sbriciolati sulla testa della sposa e poi mangiati da entrambi gli sposi come augurio d’abbondanza e prosperità della loro unione. Le briciole, poi, venivano raccolte anche dagli invitati come simbolo di buona fortuna.

Quando i Romani conquistarono la Britannia  “esportarono” anche molte delle loro tradizioni. Pare che l’usanza di spezzare un dolce sulla testa della sposa si trasformò in un vero e proprio lancio di un dolcetto di grano contro la sposa come simbolo di fertilità.

Usanze e tradizioni medioevali

È nel Medioevo che nasce “la torta alta”:

Croquembouche, tipico dolce francese

Croquembouche, tipico dolce francese

assemblata con piccoli pani o biscotti portati dagli invitati durante il banchetto. Più alta era la montagna creata da questi pani, più alto il numero di persone vicine agli sposi.

Nell’Inghilterra medievale nasce il rituale di impilare dolcetti o biscotti uno sopra l’altro a formare una colonna o montagnetta che, se rimaneva in piedi dopo il bacio degli sposi sopra di essa, augurava buon auspicio e prosperità. Da questa tradizione pare derivi la Croquembouche francese, un dolce scultoreo tipico delle grandi occasioni. Eppure, l’unica cosa che sembra essere accertata è che uno chef francese rimase abbastanza colpito da questa usanza inglese, e suggerì di migliorare l’estetica di questa pila di dolcetti inserendo piccoli pezzi di legno. Si potrebbe dire un primo spunto per la realizzazione di una torta a piani. Ci volle del tempo, però,  prima che qualcuno riuscisse davvero ad elaborarla.

Dolci tradizioni sulla tavola barocca

Nel corso dei secoli i dolci hanno sempre più accentuato il proprio ruolo cerimoniale, così come hanno reso il lato ostensorio uno dei principali tratti della loro essenza. Molte cronache da metà cinquecento in poi hanno descritto la tavola barocca sempre più orientata sul dolce e sull’uso dello zucchero.

Fra gli utilizzi di questo dolcificante, emergono i trionfi in zucchero: creazioni a base di zucchero fuso e poi raffreddato a forma di castelli, torri, animali, cavalieri oppure a forma di piatti, bicchieri, salviette, creando intere scenografie di zucchero per stupire gli invitati. Venezia di certo primeggiava in questa raffinata sfera artistica che si potrebbe dire antesignana del moderno cake design. I pasticcieri veneziani erano particolarmente abili nella realizzazione di ornamenti di zucchero sciogliendolo, raddensandolo e lasciandolo raffreddare in stampi di terracotta.

Dalla fine del Quattrocento fino al periodo barocco le statue in zucchero trovano un loro posto nell’architettura della tavola e diventano le protagoniste dei banchetti più lussuosi, assieme a confetture e biscotti che facevano arrivare da Napoli, anch’essa famosa per la sua tradizione dolciaria.

Eppure, l’attuale divario tra piatti salati e dolci è una conquista piuttosto recente. Fino all’Ottocento, quando si cominciò a strutturare una sequenza delle portate (come spiegato qui) in cui il dessert era proposto come piatto finale, il dolce era mescolato con il salato. Ogni piatto che si definirebbe salato era completato con una spolverata di zucchero e tra una portata e l’altra erano serviti canditi, confetture e altri dolci. Lo zucchero, poi, era considerato una spezia a tutti gli effetti e, come tale, lo si trovava ad arricchire ogni tipo di pietanza, specialmente in occasione dei banchetti: verdure, carni, paste, frutta, tutto era ricoperto di glassa zuccherina come simbolo di lusso e di piacere ma anche con uno scopo digestivo.

Bride’s Pye: l’antenata della torta nuziale

Quella che, realmente,  potremmo definire un’antenata della wedding cake, anche se ben lontana da quello che oggi chiameremmo torta, è certamente la “bride’s pye”che, anche se non proprio dolce, era sicuramente ricca di “sorprese”.

Fu Robert May, nell’edizione di “The Accomplisht Cook” del 1685, a rendere nota quella che è considerata la più antica ricetta inglese di una “bride’s pye”. Si trattava di una “torta” rotonda con una crosta elaboratamente decorata, ripiena di testicoli di agnello, creste di gallo, animelle, pinoli…insomma una vera delizia.  Questa “torta” era costruita in modo da contenerne altre all’interno e il pezzo forte era la parte centrale, in cui si potevano trovare uccelli vivi o serpenti. Esistevano anche versioni più umili ed economiche di queste “torte”,  ripiene di un misto di carne tritata o solo di carne di montone.

Nello Yorkshire questa “torta della sposa” divenne la portata più importante durante i matrimoni ed era usanza comune mangiarne una fetta per assicurare agli sposi una vita felice insieme. Rifiutarne un pezzetto (anche se ripieno di testicoli) era assolutamente inaccettabile. Le ragazze ancora single erano certamente incentivate a mangiarne un pezzo. Tradizionalmente, infatti, nell’impasto della torta veniva nascosto un anello e la ragazza che lo avrebbe trovato sarebbe stata la prossima a sposarsi (una variante, insomma, del lancio del bouquet). L’usanza di servire la “torta della sposa” ai matrimoni rimase viva in alcune zone dell’Inghilterra fino al XIX secolo, ma fortunatamente non ci fu più spazio per gli originari e alquanto stravaganti ingredienti.

Con il tempo, infatti, la “bride’s pye” si trasformò in qualcosa di più somigliante ad un dolce: due dischi di pasta biscotto messi uno sopra l’altro con al centro dell’uvetta e sopra una spolverata di zucchero. Non molte case nel XVII secolo potevano vantare di un forno, ma questo tipo di torta poteva facilmente essere cotta anche sopra una pietra nel focolare. Alcune coppie aspettavano di raggiungere la nuova casa per mangiare la torta. Tradizionalmente la sposa ne prendeva un pezzetto e, dopo aver dato un morso, lanciava il resto all’indietro al di sopra della sua testa  (come si usa fare oggi con il bouquet). In questo modo la coppia avrebbe avuto tutto quello desiderava dalla vita. Ma anche lo sposo faceva la sua parte, il suo compito era quello di lanciare all’indietro un piatto, solo se si fosse rotto gli sposi avrebbero avuto un matrimonio felice.

La “groom’s cake”

Un’altra tradizione nata nello Yorkshire a partire dal XVII secolo, e diffusa anche durante l’età vittoriana,  è quella della “groom’s cake” (torta dello sposo), una torta di colore scuro composta da frutta secca e canditi. In genere era più piccola rispetto alla “torta della sposa” e veniva tagliata in piccoli quadretti e data agli ospiti come souvenir del matrimonio. Si credeva, inoltre, che se una donna ancora non sposata avesse portato a casa un pezzo di questa torta e l’avrebbe messa sotto al suo cuscino, avrebbe presto trovato marito.

Sembra che questa tradizione abbia subito qualche modifica ma che sia diventata molto di moda nel sud degli Stati Uniti dove, durante in matrimoni, viene servita una “groom’s cake”, in aggiunta alla tradizionale e più raffinata wedding cake. Si tratta di una torta completamente dedicata allo sposo, in genere una sorpresa da parte della sposa. La cosa importante è che la “groom’s cake” rispecchi i gusti e la personalità dello sposo. Per questo motivo, questo tipo di torta viene spesso decorata con dolci riferimenti agli hobbies, le passioni e gli interessi di lui.

 

La torta nuziale in bianco

Torta nuziale regina Vittoria


Credit line: The Royal Collection (c) 2011, Her Majesty Queen Elizabeth II

Quando lo zucchero raffinato cominciò ad essere più comune e un po’ meno costoso si diffusero in Inghilterra le torte con una copertura di glassa (o ghiaccia) bianca. Il bianco simboleggiava la purezza e la verginità della sposa, questa l’interpretazione più comune in età vittoriana.  Fino ad allora le torte ai matrimoni erano comunque coperte di bianco ma per una questione un po’ più pratica: una glassa bianca era una glassa realizzata con zucchero raffinato che era un ingrediente abbastanza costoso. Di conseguenza una torta con una copertura bianca rappresentava un simbolo di ricchezza; insomma più bianca era la torta più ricca era la dote della sposa.

La prima super elaborata wedding cake fu quella realizzata nel 1840 per le nozze della regina Vittoria, bianca e scultorea, divenne subito un trend. È da quel momento che la ghiaccia bianca usata per le torte prende il nome di “royal icing” (ghiaccia reale). La torta infatti, di 3 metri diametro e di circa 140 kg, era completamente bianca come il vestito della sposa (altra moda lanciata dalla regina). Sulla sommità ospitava la figura di Britannia, della regina e del consorte, il principe Alberto, in costume romano, e ai loro piedi un cane (simbolo di fedeltà) e due colombi (simbolo di amore coniugale). Un amorino che scrive su un cartiglio la data delle nozze (10 febbraio 1840), allegri cupidi e mazzi di fiori bianchi legati nel nodo dell’amore da candidi nastri decoravano il resto della torta.

Insomma, la torta nuziale della regina Vittoria entrò nella storia come la prima torta di design. Da allora resistono anche tante tradizioni, come l’usanza (ancora viva in Inghilterra) di conservare un pezzetto della torta di nozze per il giorno del battesimo del primogenito. 

 

La torta nuziale a piani

La guglia di St. Bride's Church

St Bride’s Church, Fleet Street

Quanto alla diffusione delle tipiche torte a piani per i matrimoni, pare che si debba tutto ad un certo William (o Thomas) Rich. Questo apprendista pasticcere di Londra si innamorò della figlia del capo e per impressionarla decise di preparare per lei una torta davvero elaborata. Secondo la leggenda, il pasticciere innamorato si ispirò alla guglia a più livelli di St Bride’s Church e cercò di ricrearla nella sua arte, l’arte della pasticceria.

Non sappiamo quanto ci sia di vero in questa storia, l’unica cosa certa è che fu un altro matrimonio reale a lanciare la moda delle torte a piani, quello del principe Leopoldo, figlio della regina Vittoria, nel 1882. Quella realizzata per le sue nozze viene ricordata come la prima wedding cake completamente edibile, costruita usando dei pilastri di sostegno e solida ghiaccia per tenere la struttura in piedi.

La torta nuziale: tradizioni e simbologia

In Italia, fino alla prima metà del ‘900, la tradizione della torta nuziale non ha destato grandi consensi, perché i matrimoni terminavano con la semplice offerta del dessert. Ma a partire dagli anni cinquanta questo tipo di dolce è diventato “il simbolo” dei festeggiamenti d’ogni classe sociale: nessun ricevimento potrebbe dirsi concluso senza l’atteso e super fotografato taglio della torta.

Non mancano, ancora oggi, riti e simboli legati alla torta nuziale. Come le fedi, per evocare la protezione celeste, la torta nuziale dovrebbe essere circolare, simbolo di una promessa senza fine. I piani della torta rappresentano una sorta di scala della vita coniugale, dove gli sposi affrontano insieme un cammino fatto di gioie e difficoltà. La tradizione vuole che il numero dei piani sia dispari, a sottolineare l’indivisibilità degli sposi. Il colore bianco, come in passato, è indicativo della purezza della sposa. Il taglio della torta, effettuato dagli sposi insieme, mano nella mano, rappresenta, invece, il simbolo del primo passo fatto insieme.

Non dimenticate che il momento della wedding cake, il più dolce e il più atteso delle nozze, deve essere pensato e progettato per stupire ed emozionare. Per questo motivo, sia la torta che la scenografia all’interno della quale questa verrà presentata, devono essere scelte con cura, affinché rappresentino il degno finale per il vostro evento da sogno. Se avete bisogno di un po’ di ispirazione potete dare un’occhiata ai nostri profili social, ma soprattutto, assicuratevi di aver scaricato il nostro catalogo per ricevere in anteprima, direttamente alla vostra mail,  l’attesissima collezione Wedding Cakes 2021.

Nessun Commento

Pubblica un commento