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Chinoiserie: storia, caratteristiche e ispirazioni

Chinoiserie è un termine usato per indicare un particolare periodo dell’arte europea, caratterizzato da una notevole influenza orientale.  Scopriamo insieme la storia, le caratteristiche e i particolari risvolti in Europa di questa moda orientale (o per meglio dire “orientaleggiante”).

Chinoiserie tra storia e cultura

L’arte orientale è sempre stata molto apprezzata in occidente fin dai tempi di Marco Polo o dell’Impero Romano. Gli occidentali sono sempre stati molto affascinati dall’esotico e dall’Oriente che consideravano una terra distante e idilliaca, in cui trovare il meglio di ogni cosa. Ma è soprattutto nel seicento e nel settecento che gli scambi commerciali con l’Oriente si fanno sempre più intensi. Cresce, quindi, anche l’interesse nei confronti di quel mondo esotico e di quella lontana cultura che tanto affascina. Esplode, così, il gusto per le “chinoiserie”.

A cosa si riferisce il termine chinoiserie?

Con il termine chinoiserie si fa riferimento ad un’arte “orientaleggiante”, che si ispira, dunque, ad una visione della Cina ampiamente inventata dagli occidentali. La parola  stessa “chinoiserie” deriva dal francese (dal termine “chinois” che significa “cinese”) e questo ci fa capire subito che non si tratta di  un’influenza orientale diretta, ma di un’interpretazione europea della cultura e delle arti decorative asiatiche.

Nonostante il chiaro riferimento alla Cina, oggi come allora, quando si parla di chinoiserie si vuole intendere una particolare estetica che prende ispirazione da diverse culture orientali, non solo da quella cinese. Difatti a quei tempi non tutti avevano viaggiato così lontano, qualcuno non aveva neanche ben chiara la posizione della Cina, né cosa comprendessero i suoi territori. Ci si riferiva e ispirava, quindi, ad una più ampia regione del mondo che comprendeva si la Cina, ma anche il Giappone, la Corea e tutta l’Asia sud-orientale: il risultato era un vero e proprio melting pot.

L’oriente come ispirazione

E’ nel XVIII secolo che l’entusiasmo per il gusto cinese raggiunge il suo apice. Numerosi fonti testimoniano che l’ammirazione per tutto quello che proveniva dalla Cina era un sentimento diffuso in tutta la società europea e ne influenzò anche la cultura, oltre che il gusto, per più di tre secoli. John Milton e Henry Purcell scrissero entrambi della Cina come un paradiso, Thomas Jefferson e Benjamin Franklin erano colpiti dalla sua rurale e idilliaca semplicità. Famosi intellettuali come Voltaire consideravano la Cina come esempio, mentre per pittori, poeti e architetti è stata una preziosa fonte d’ispirazione.

Chinoiserie: imitazione o innovazione?

La “febbre cinese” non era rivolta solo al collezionismo degli oggetti provenienti da questi paesi (che non tutti potevano permettersi) ma era divenuta una moda che influenzava la stessa produzione artistica occidentale. Motivi in stile chinoiserie (che includevano dragoni, pagode, costumi e cappelli orientali, piante di bambù..) furono introdotti e applicati in tantissimi diversi settori: l’architettura, la ceramica, il tessile, la pittura, la scultura, l’interior design e molto altro.

La chinoiserie era diventata una moda internazionale arrivando ad influenzare anche la natura stessa del paesaggio. Le geometrie e il rigido schematismo dei giardini all’italiana e alla francese vengono sostituiti da una natura idealizzata nelle sue asimmetrie e irregolarità. Porcellane bianche e blu, mobili laccati, carte da parati fiorite, stanze cinesi e gazebi a pagoda divennero segni distintivi presenti in ogni rispettabile dimora aristocratica, dalla Francia alla Svezia, dalla Germania all’Italia.

giardini in stile orientale   Porcellane Chinoiserie

chinoiserie wallpaper           pagode

Le migliori riproduzioni

Le porcellane e le lacche erano sempre più richieste per la loro vivacità e per l’armonia delle combinazioni cromatiche. Per questo, ben presto si moltiplicarono i tentativi di imitare l’arte cinese, sia nella tecnica che nella decorazione, per renderla più accessibile anche ai meno abbienti. La lacca fu uno dei prodotti più copiati. Uno dei tentativi che ebbe più successo fu quello della vernis Martin, così chiamata dal nome dei suoi creatori. Lo stesso accadde con le carte da parati, la seta e, dopo una serie di fallimenti, anche con la porcellana. Fu l’artigiano e alchimista tedesco Johann Friedrich Böttger a fabbricare per la prima volta un tipo di porcellana simile per qualità a quella cinese.

Nuovi design

Oltre ai materiali, anche il nuovo design si appropriava di modelli, forme e figure asiatiche. Questi, però, venivano rivisitati secondo l’immaginario dell’epoca e il gusto occidentale. Lo stile Chippendale può essere considerato un chiaro esempio di questi adattamenti. Thomas Chippendale, famoso ebanista e designer dell’epoca, riuscì, infatti, a sintetizzare alcuni stilemi fortemente evocativi del gusto esotico, dando origine ad una serie di complementi d’arredo unici e ricercatissimi. Non importò una nuova tendenza, ma ne creò una adatta ai suoi clienti fatta di linee geometriche e intarsi, curve e faux bamboo che venne definita con il nome “Chinese Chippendale”. Tra le sue creazioni sono famosissime le sedie, super popolari ancora oggi e must have per un perfetto Palm Beach style.

sedia in stile chinese chippendale  sedia in stile chinese chippendale  sedia in stile chinese chippendale

 

Chinoiserie e rococò

La moda delle “chinoserie” cresce sempre più spinta dal desiderio di portare una ventata di novità all’interno del design europeo, che per lungo tempo aveva seguito i dettami del classicismo e dell’arte barocca. Le chinoiserie si unirono, infatti, con il gusto internazionale del Rococò in un matrimonio perfetto creando uno stile raffinatissimo e nuovo.

Dopo la sontuosità, i colori audaci e i ricchi motivi tipici del barocco gli artisti tendevano a dare più spazio a elementi leggeri, con più curve, composizioni asimmetriche. Si preferivano motivi più naturali e, naturalmente, i nuovi materiali. Tra questi, fu proprio la porcellana a divenire il materiale privilegiato dell’arte rococò; la sua estrema duttilità e leggerezza permetteva di utilizzarla come materiale ornamentale senza preoccuparsi troppo del peso della composizione.

Chinoiserie nelle corti d’Europa

Le famose chinoiserie, dunque, si sposarono perfettamente alla vaporosità del rococò come testimoniano il Trianon de Porcelaine di Luigi XIV a Versailles, il sontuoso Padiglione Cinese nel Parco di Sanssouci, fortemente voluto da Federico il Grande di Prussia affinché diventasse la sua casa del tè. Oppure, per restare in Italia, il famoso boudoir di porcellana di Maria Amalia di Sassonia, consorte di re Carlo di Borbone, oggi collocato nella Reggia di Capodimonte. Si tratta di un particolare ambiente in stile rococò fastosamente decorato da più di tremila pezzi di porcellana bianca con decorazioni policrome a rilievo. Questi sono naturalmente solo alcuni esempi della moda per la tradizione e l’arte cinese che contraddistinse la cultura di corte di tutta l’Europa del XVIII secolo.

Trianon de Porcelaine   Salottini di porcellana Capodimonte

Il declino

L’interesse per la Cina si protrasse anche nell’ottocento e diminuì solo a causa della prima guerra dell’oppio tra Cina e Gran Bretagna. Verso la fine del secolo, inoltre, la suggestione per l’arte giapponese prese il posto, nell’immaginario collettivo, di quella cinese. Ma quest’ultima continuò, nell’ambito di un collezionismo colto e raffinato, fino alla metà del Novecento, quando visse un vero e proprio risveglio durato fino ad oggi. In particolare, gli anni venti e trenta del novecento furono testimoni di una nuova esplosione dell’interesse verso l’esotico e la Cina, come testimoniano la moda, alcuni oggetti di design e gli accessori dell’epoca.

 

Chinoiserie oggi

La moda ritorna sempre e anche i trend. E questo vale anche per lo stile chinoiserie che anche oggi trova il suo posto accanto alle tendenze massimaliste. Le chinoiserie sono perfette per portare un tocco di esotismo, lusso e charme senza tempo sia a tavola che in casa. Carte da parati, oggetti decorativi e meravigliosi tessuti in stile chinoiserie sono sempre più utilizzati al giorno d’oggi. Questi, infatti, rappresentano la scelta perfetta per garantire uno straordinario effetto wow.

chinoiserie style oggi  chinoiserie style oggi  chinoiserie style oggi

 

Caratteristiche e pattern

Possiamo distinguere tre principali sotto-stili quando parliamo di chinoiserie:

  • il bianco e blu caratteristico delle porcellane
  • lo stile toile de jouy o paesaggistico
  • la chinoiserie floreale

 

Chinoiserie in bianco e blu

Lo stile bianco e blu si ispira naturalmente ai decori delle porcellane e ceramiche importate dalla Cina tra cui piatti, ciotole, vasi e i famosi ginger jars.

Oggigiorno sono diversi i tipi di pattern in bianco e blu che vengono categorizzati nello stile chinoiserie. Eppure, se ci si rifà ai decori originali in bianco e blu delle porcellane, si possono notare alcune caratteristiche ricorrenti:

  • rami e ramoscelli rampicanti con foglie e fiori
  • labirinti geometrici che puntano ad imitare lettere e simboli cinesi
  • scene con pagode, alberi e persone che giocano o passeggiano.

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Toile de jouy in stile chinoiserie

Questo tipo di pattern si presenta in bianco e blu come le porcellane, ma anche in altri colori. In questo caso in motivi ricorrenti sono molti di più e comprendono tra gli altri: paesaggi naturali, pagode, ponticelli, giardini rigogliosi e parchi, persone in abiti e cappelli tipici orientali, uccelli e voliere.

toile de jouy in stile chinoiserie  toile de jouy in stile chinoiserie

Chinoiserie floreale

Questi pattern sono in genere utilizzati per carte da parati e tessuti. I decori sono caratterizzati per la maggior parte da alberi slanciati che si diramano verso l’alto e poi foglie, fiori, frutta, uccelli e insetti.

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Chinoiserie ed eventi

Lo stile chinoiserie con i suoi sotto-stili, meravigliosi colori e pattern, rappresentano una grande fonte d’ispirazione anche per il mondo degli eventi. Questa fusione tra design occidentale e modelli orientali conquista tutti ancora oggi. Non potevamo certo non dedicare a questo particolare stile una tovaglia speciale per la wedding cake. Se non l’hai ancora vista scopri qui la nostra Oriental touch e scarica il nostro catalogo per dare un’occhiata anche agli altri splendidi tovagliati a noleggio. Se, invece, hai bisogno di qualche ispirazione per incorporare questo particolare stile all’interno del tuo prossimo evento dai un’occhiata alla nostra nuova bacheca pinterest.

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