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un table setting coi fiocchi

I fiocchi più famosi della moda: storia e curiosità

Fiocchi che passione, scopriamo insieme quelli più famosi della moda, la loro storia e tutte le curiosità

 

Romantici, bon ton, a volte divertenti, mini o maxi, mai sdolcinati se non con ironia. I fiocchi sono l’emblema dello stile ladylike, sempre raffinati e femminili. La loro storia è antica: nelle culture orientali rappresentavano un omaggio alle divinità, e sembra siano stati una delle prime forme di ornamento. Il fiocco, però, raggiunge il massimo splendore nel ‘600 , applicato su abiti e su accessori, e motivo molto diffuso anche nella produzione orafa. Ai tempi del Re Sole e degli sfarzi della corte francese, il fiocco divenne simbolo barocco di bellezza, femminilità e lusso. Nell’Ottocento è proseguita questa tradizione, e ancora oggi i fiocchi continuano ad essere super amati.

I fiocchi Sévigné

Madame de SevigneFu Gilles Légaré, uno dei più noti gioiellieri alla corte del Re Sole, ad introdurre il motivo del nodo, sia per costruire le congiunzioni del gioiello, sia per configurarne il disegno centrale. La sua ispirazione erano i nastri intreccianti (galants) che ornavano a profusione gli abiti maschili e femminili. I modelli di spille a fiocco con le cocche appuntite e rivolte verso il basso divennero noti con la denominazione “Sévigné”, in onore alla donna che li rese popolari, Madame de Sévigné.  La scrittrice francese, infatti, fu una delle prime donne ad ornare il devant de corsage con gioielli di diamanti a forma di fiocco.

Questo “vezzo” divenne poi motivo ricorrente nella moda preziosa di tutte le antiche corti europee, a volte veniva cucito direttamente sugli abiti, sia da giorno che da sera. Il fiocco continuò ad essere talmente in voga che Carlo Alberto di Savoia lo regalò, in occasione delle loro nozze, a Maria Teresa d’Asburgo-Toscana, da cui prese il soprannome “nodo d’amore”.

Fiocchi tra i capelli

 

 Brigitte Bardot

Oltre che sugli abiti, i fiocchi cominciarono ad andare molto di moda anche nelle pettinature dell’epoca. Famosissima divenne l’acconciatura “alla fontages”, dal nome della duchessa Marie Angelique de Fontages, una delle favorite di Luigi XIV. Si racconta che la duchessa, durante una caccia, accorgendosi di avere i capelli in disordine, li raccolse alla meglio legandoli con una giarrettiera. Il re espresse ammirazione per il risultato e l’usanza si diffuse. Pare che la duchessa si fece anche ritrarre con i capelli appuntati alti, lanciando una vera e propria moda anche oltre la Manica. Tutte le dame cominciarono a raccogliere i capelli con un nastro, legato da un fiocco sul davanti.

Ben presto il fiocco non fu più sufficiente, si aggiunsero pizzi e cuffie, con un’armatura di filo metallico per sorreggere l’intera struttura sempre più alta e sempre più amata, tant’è che rimase in voga per circa un quarto di secolo. Con il tempo le mode sono cambiate ma il fiocco tra i capelli, pur modificandosi in base alle epoche, è rimasto un vero è proprio must. Si pensi a quelli portati dalle pin up negli anni 50 o all’iconica Brigitte Bardot che ha letteralmente  “sdoganato” il fiocco anche in età più adulta, rendendolo simbolo di sensualità ingenua.

Il fiocco lavallière

Più famoso ancora, anche ai nostri giorni, è il fiocco “lavallière”, la cravatta che si allaccia attorno al collo come un fiocco. Anche questa volta si tratta di una moda lanciata da una delle favorite del Re Sole. Stiamo parlando della duchessa di La Vallière, la prima donna in assoluto ad indossarne una.  Molte donne, anche nell’800, indossavano un fiocco al collo per dare un tocco in più ai loro look, rendendoli ancor più graziosi. Le buone maniere stabilivano quanto poteva essere scoperto il collo in base alla stagione; le mode, invece, quanto rigido o morbido doveva essere il fiocco. Certo era, però, che petto e collo non dovevano essere scoperti  prima dell’ora di cena.

 

Gibson Girl

Con il tempo,  in seguito anche alle lotte delle donne per una maggiore libertà sociale e il diritto all’istruzione, lo stile maschile e i completi su misura cominciarono ad essere sempre più di moda, complice il desiderio, da parte delle donne, di essere prese più sul serio. Attraverso l’abbigliamento la donna vuole liberarsi da ogni costrizione impostale dalla società,come fa la Gibson Girl, il primo standard moderno di bellezza femminile e simbolo di emancipazione, nato dalla penna dell’illustratore Charles Dana Gibson. Le Gibson Girls sono ironiche, sfacciate e denigratrici della figura maschile e, anche in questo caso, per un look da vera Gibson,  la bluse in mussola con collo montante e cravattino non poteva mancare.

Un fiocco, tanti significati

La lavallière la ritroviamo, poi, al collo di artisti, poeti, musicisti e intellettuali in generale, che la indossavano nell’Ottocento come segno distintivo del loro impegno politico a favore del popolo oppresso, contro la tradizione borghese. Un fiocco che era molto di più di un accessorio, ma un vero e proprio simbolo anarchico. In molti casi, il fiocco lavallière è diventato  un segno di libertà ed emancipazione usato dalle donne. Si pensi alla rivolta in Svezia nel 2018, in seguito al licenziamento di Sara Danius, presidente dell’Accademia Reale. La Danius aveva indossato proprio una camicia bianca con fiocco lavallière per annunciare le sue dimissioni forzate, il suo accessorio preferito.  Lo stesso accessorio poi indossato da una schiera di manifestanti scesi in piazza per sostenerla: #knytblusforsara (una camicia con il fiocco per Sara).la lavallière storia

Un vero e proprio pezzo di storia entrato anche nei nostri guardaroba grazie all’intuizione di Yves Saint Laurent di far sfilare la lavallière sulle passerelle ready-to wear donna, abbinata a camicie e tailleur maschili. Questo particolare fiocco diventa uno dei simboli iconici della moda di Monsieur Yves Saint Laurent, il couturier che più di ogni altro ha contribuito a liberare la donna dagli stereotipi dei tempi.  I fiocchi al collo hanno davvero una lunga storia. Famosissimi quelli  di Coco Chanel o quelli di Margaret Thatcher. La Lady di Ferro è infatti ricordata per la sua politica rigorosa e intransigente, ma anche per  le morbide bluse con il fiocco al collo. Avevano, forse, lo scopo di “ammorbidire” il suo rigore estremo.

Fiocchi e profumi

Il classico nastro al collo è stata anche l’ispirazione per il design della fragranza Mon Paris di Ysl Beauté, realizzato da Catherine Krunas. La designer stessa ha dichiarato di essersi ispirata proprio ai bozzetti di archivio delle lavallière della maison. Poi c’è il nastro luminoso e color argento di La Vie est Belle, la fragranza zuccherina di Lancome. Ne sono seguiti altri di profumi con nastro al collo: i Signorina di Salvatore Ferragamo, i My Burberry o il Twilli di Hermes.Miss Dior profumo

Ma il primo profumo di successo col fiocco è il Miss Dior. Fu creato nel 1947 per essere vaporizzato durante la prima sfilata di Monsieur Dior e subito amatissimo. Il nome della fragranza è dedicato alla sorella del designer. Il  fiocco, aggiunto nel 1950 in seguito alla creazione del nuovo e storico flacone squadrato, è alla poignard. Si tratta di un tipo particolare di fiocco che richiama quello portato dai dandy sotto la marsina. Un fiocco che les Dames d’Atélier, le sarte dell’haute couture, realizzano a mano, ancora oggi, solo sui flaconi più speciali. Con il tempo, infatti, il nastro in seta si è evoluto in un fiocco metallico e rigido, diventato uno dei simboli della maison.

Lavallière o Pussy Bow

Se la “lavallière” non vi dice molto, forse il nome “pussy bow” può suonarvi più familiare. In inglese, infatti,  il fiocco al collo di bluse e camicette è detto proprio pussy bow. Pussy (che ha anche un altro significato, un po’ più volgare) in questo caso sta per micio, gattino.

Le prime testimonianze scritte di questa definizione risalgono al 1934.  In quell’anno il The St. Petersburg Times, settimanale in lingua inglese pubblicato a San Pietroburgo per offrire informazioni internazionali agli expat e ai turisti, descrive un abito caratterizzato da un colletto che poteva essere indossato in quattro modi diversi. Tra questi spicca il pussy-cat bow al collo. Probabilmente l’autore aveva scelto quest’espressione paragonando il fiocco ai baffi o ai collari dei gattini. Il termine si è diffuso ed è tuttora utilizzato, con tutti i doppi sensi che derivano dall’altro significato di pussy.

La pussy bow di Melania Trump

Famosissima è la pussy bow indossata da Melania Trump pochi giorni dopo che il marito, in piena corsa alla Casa Bianca, era stato coinvolto in uno scandalo sessista. In una sua conversazione, l’ormai ex Presidente aveva parlato delle donne in modo assai volgare suggerendo di “prenderle per.. l’altro significato di pussy”. Ecco che, ancora una volta, le camicette con il fiocco (pussy bow) vengono usate come simbolo di protesta, questa volta dalle sostenitrici dell’allora avversaria di Trump, Hilary Clinton.

Tutto questo a riprova che la moda e gli outfit sono spesso usati come linguaggi di comunicazione, anche politica. Quanto alla camicetta fucsia di Gucci con il pussy bow indossata da Melania, non ci è dato sapere se fu una scelta casuale, come assicurava il portavoce della campagna elettorale di Trump, o un chiaro segno di disapprovazione verso Trump e le sue dichiarazioni.

Fiocchi nella moda e a tavola

Insomma i fiocchi hanno davvero tanto da raccontare, protagonisti indiscussi di tante passerelle, amatissimi dagli stilisti e dalle star e simboli iconici di tanti pezzi cult della moda (si pensi alle Vara o alle Varina, le scarpe più famose di Ferragamo, e al loro celebre fiocco in gros grain; oppure ai fiocchi trompe-l’oeil in stile optical sui maglioni best seller di Elsa Schiaparelli).fiocchi famosi della moda

Che siano giocosi e scenografici,  sognanti  e un po’ retrò o super strong, audaci, quasi scultorei, i fiocchi restano un simbolo di un romanticismo eterno, mai fuori moda.  Non potevano certo mancare all’interno della nostra collezione di tovaglie per la wedding cake ispirate alla moda. Se non hai ancora visto la nostra tovaglia col fiocco scarica subito il nostro catalogo. D’altronde che si metta fra i capelli, sugli accessori, sugli abiti o in tavola l’intreccio riesce sempre e comunque a rubare la scena. Per questo se, dopo aver letto l’articolo, ti è venuta voglia di incorporare più fiocchi all’interno del tuo giorno speciale, non perderti la nostra nuova bacheca su Pinterest.

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